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BERGAMOTTO La vallata del Sant’Agata è stata da sempre oggetto di coltivazioni dell’agrume. Il bergamotto (Citrus bergamia) è un agrume dalla buccia di colore giallo derivato forse dal limone o dall’arancio amaro. I prodotti del bergamotto sono: i frutti, l’olio essenziale, il succo e la polpa. Il frutto intero normalmente non è messo in vendita al dettaglio ma utilizzato solo per la trasformazione in essenza, si trova solo dai contadini da novembre a marzo; è possibile ottenere delle spremute come si fa con gli altri agrumi (per es. arancio), si può tagliare a spicchi per farne delle insalate o, come per il limone, metterlo nel tè (la buccia è aromatica come quella del limone). Il suo succo è molto amaro per la presenza di naringina e sembra essere attivo, grazie al contenuto in polifenoli, nell’abbassare il tasso di colesterolo, in particolare l’effetto sarebbe da imputare alla presenza di due flavonoidi statin-like (con attività simile a quella delle statine), denominati brutieridina e melitidina. |
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CLEMENTINE La clementina è un agrume, appartenente al gruppo dei mandarini, che tra l’altro comprende il tipico mandarino mediterraneo. È anche comunemente conosciuta col nome di mandarancino, probabilmente a causa del fatto che si ritiene sia un ibrido tra arancio e mandarino. Il frutto assomiglia al mandarino: presentano una forma sferoidale leggermente schiacciata ai poli, con dimensioni minime di 16-18 mm. Le differenze principali sono da ricercarsi nel colore della polpa, decisamente più aranciato, succosa e aromatica. La buccia, liscia e di colore arancio scuro. Il gusto è più simile all’arancia, con un perfetto equilibrio tra l’agro e il dolce. Coltivate in Italia sin dagli anni ‟30, hanno trovato uno dei loro habitat ideali in Calabria: il clima mite e regolare riesce ad esaltare le caratteristiche qualitative estrinseche ed intrinseche del frutto, che solo in Calabria giunge a maturazione molto precocemente, ai primi di ottobre. Raccolte da ottobre a febbraio, a seconda delle varietà sono pressoché apirene, ovvero senza semi (o ne hanno pochi); ricche di vitamine, aromatiche e molto dolci, risultano facili da sbucciare. Le Clementine di Calabria I.G.P., per la loro bontà, vengo-no generalmente consumate al naturale. |
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ANNONA Un altro particolare frutto che ha deciso scelto il territorio di Reggio Calabria è l’Annona. Questo frutto esotico originario della Sierra Nevada, lo si può trovare raramente nei supermercati di qualche grande città europea e a prezzi notevoli. Il frutto della “Annona” matura in pochi giorni dopo la raccolta ed è di difficile conservazione. La polpa morbida e cremosa di colore bianco-crema, presenta una elevata concentrazione zuccherina (variabile da 16 a 25 ° Brix) è poco succosa ed è ricca di Vitamina C ma soprattutto presenta un eccezionale gusto dolce ed aromatico di tipo esotico: il profumo intenso e l’aroma, molto delicati, sono simili a quelli della banana, della fragola, dell’ananas e di altri frutti tropicali. Il frutto si gusta meglio al giusto grado di maturazione (in qualche caso meglio se tendente all’inizio della sovramaturazione), magari freddo e tagliato a metà da consumare col cucchiaino oppure tagliato in quattro spicchi da mordere. Tradizionalmente con l’Annona possono essere realizzati diversi prodotti dolciari come il gelato, il sorbetto, il babà, la marmellata, dessert vari. |
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FICO D’INDIA Il fico d’India cresce spontaneamente ed in abbondanza nel nostro territorio. E’ originario del Sud America ma, in Calabria si è acclimatato talmente bene che si trova sia coltivato che libero nei campi. La qualità della terra, il clima, il sole e tutte le altre condizioni climatiche del territorio reggino conferiscono al frutto una qualità superiore a quella di altri fichi d’India prodotti in altre regioni italiane. Il frutto di forma cilindrica il cui peso oscilla dai tra i 45/60 grammi ha sapore dolce e colore giallo con riflessi rossi. Il periodi di maturazione avviene da agosto ad ottobre. In Calabria la pianta non si coltiva ma cresce spontanea lungo la costa. è caratterizzata da rami appiattiti chiamate pale, spinosi, articolati, fiori solitari con petali numerosi. I frutti, noti appunto come Fichi d’India, sono eduli e dolci, ma protette da rigide setole pungenti, quindi non vanno mai raccolti a mani nude. |